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L'Uomo Ragno n. 839: Wells confessa le stupidate

Il n. 839 de L'Uomo Ragno uscito in edicola l'altra settimana segue gli eventi innescati dalla trama di Rek-Rap e del demone recuperatore Re-Po inviato sulla Terra da Madelyne Pryor. Lo scrittore Zeb Wells ha dichiarato in una intervista in Usa che ad Ed McGuinness piaceva realizzare questo buffo personaggio e così ha dato vita ad una storia ad hoc. Per la verità, finora è stata più l'irritazione la sensazione nata dalla lettura di queste pagine insulse, in cui regna il niente assoluto ma poi qualcosa di interessante, per quanto minimale, è emerso.

La prima storia è tratta da The Amazing Spider-Man (vol. 6) n. 37 del gennaio 2024 e inizia subito con Re-Po che cattura Randy Robertson, che sta cercando di far annullare l'atto dell'ex sindaco Fisk che vieta ai supereroi di girare per la città. Una legge ancora in vigore perché in maniera astuta legata a tante altre norme che tutelano i deboli. Rek-Rap cerca di convincere Peter che sotto le azioni di questo demone ci sono altri fini, ma senza molto successo, poiché dalla descrizione che fa dei recuperi, Peter trae la conclusione che è tutto nella norma.

In fondo, Re-Po sta solo facendo ciò che Madelyne Pryor, regina del Limbo, gli ha ordinato di effettuare e alla fine Rek-Rap viene anche lui catturato per finire nel Limbo del Limbo da dove non sembra esserci alcuna uscita. Peter ritiene così di avere risolto ogni problema ma poi riflette su alcune parole che gli ha detto Rek-Rap. Re-Po infatti entra in certi palazzi ed è probabile che non si limiti solo a fare ciò che gli è stato detto di fare. E così torna nel suo appartamento devastato e trova a terra il telefono di Randy e si getta alla ricerca del suo amico.

Arriva così nella soffitta di cui Rek-Rap gli aveva parlato nello scorso numero recuperando delle misteriose carte. Quando si trova Re-Po davanti, Spider-Man viene risucchiato dal mostro, che allude ad una sorta di debito che Peter ha contratto. La seconda storia tratta da The Amazing Spider-Man (vol. 6) n. 38 del gennaio 2024 conclude la saga. Rek-Rap e Spider-Man riescono ad uscire dalla dimensione in cui sono finiti usando quella che il primo ha definito una catapulta ed alla fine del viaggio che per loro è durato cinque giorni ritornano.

In realtà, sulla Terra è trascorso un minuto e i due eroi fanno appena in tempo a fermare Re-Po che sta per torturare Randy Robertson con un rasoio. Durante lo scontro, Peter capisce chi è Re-Po: si tratta dell'esattore, l'uomo di colore che nella saga della Beyond cercava di addebitargli le spese mediche dopo essere stato avvelenato dagli U-Foes. Colpendo con la testa la sua testa e tirandola nelle sue stesse fauci, Spider-Man e Rek-Rap si liberano di Re-Po. Madelyne avvisata di ciò che è successo assicura che il demone sarà punito nel Limbo.

Delle due storie, gli unici elementi di interesse sono le trame di Testa di Martello e Silvermane per far scatenare una gang war. Nella prima storia si scopre che anche il conte Nefaria è in combutta con Testa di Martello e per garantire il successo dei loro piani, ha ucciso la sua stessa figlia, Madame Masque sul presupposto che nessuno penserà che sia stato lui non ritenendolo malvagio fino a tale punto, mentre nel secondo episodio un'altra figura emerge dalle ombre. Assunto il controllo di Silvermane, lo scaglia contro Nefaria per ucciderlo.

In seguito, fa in modo che il corpo robotico di Silvermane strappi la sua stessa testa. Un altro elemento è la rottura definitiva tra Randy Robertson e Janice, la figlia di Lapide. Randy, nel frattempo, si rende conto, dopo essere stato bersaglio di tanti super-esseri negli ultimi tempi, che la legge di Fisk che vieta in supereroi in città sia giusta e da conservare. Questi sono gli unici elementi narrativi di un certo rilievo in due storie del tutto inutili e sciocche. Storie stupide come ammette lo stesso Wells nell'intervista riportata nei redazionali dell'albo.

Confessa Wells: mi è piaciuto scrivere qualcosa di così stupido. Il punto è che sarà piaciuto a lui, ma non ai lettori, tanto più che di Rek-Rap non si è più avuta traccia negli Usa. Può un autore scrivere cose stupide su una testata serie in quello che parrebbe una mancanza di rispetto per i lettori? Credo di no. Almeno Slott era convinto che ciò che scriveva non fosse stupido. Wells invece si rende conto di avere scritte cose stupide e lo confessa. In realtà, non è che quello che ha scritto finora di serio sia meno stupido delle due storie su Rek-Rap.

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