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Kerry Kross e il futuro di Alan Ford e Petra

Non è difficile immaginare cosa pensa Max Bunker dei lettori, almeno di quelli che ancora comprano ciò che vende. Basta dare uno sguardo alla pseudo-storie di Alan Ford, che oggi sono una accozzaglia di idee sparse senza logica connessione per concludere che tutto sommato non deve essere qualcosa che abbia a che fare con il rispetto. C'è chi si lamenta che a volte le storie ospitate nei fumetti attuali siano di scarsa qualità, ma almeno si comprendono, quelle di Alan Ford non si capiscono nemmeno, ma per Bunker tutto questo è normale. 

Se si prova a criticare, lui risponde piccato o in un tono che sebbene non piccato è quello di chi si lamenta che la gente si lamenta senza motivo. Non si sa bene se e come proseguirà Alan Ford dopo il n. 660 tra un paio di mesi. Forse nemmeno Bunker lo sa o almeno ne ha una vaga idea ma teme che se diffusa potrebbe indurre a lasciare anche chi ancora oggi compra Alan Ford (parliamo di 2.500 lettori, come ho spiegato in vari pezzi, tra cui qui). Intanto però è uscito in edicola uno strano fumetto, un albo inedito di Kerry Kross, altra sua ideazione.

Kerry Kross è la tipica figura con cui Bunker ha tentato di attirare pubblico in modo polemico, senza perdere il gusto per il concetto di devianza sessuale che strizza l'occhio ai sinistri radical chic per cui a tali latitudini è tutto normale o meglio è tutto relativo. Kerry Kross è una lesbica, ex-agente FBI che tra un giallo e l'altro gira per le strade di Los Angeles con una moto Harley Davidson. Il lesbismo è sempre stato molto presente nelle storie di Max Bunker. La stessa Minuette Macon, moglie di Alan Ford, è stata spesso vista in tali performance.

Kerry Kross, stando a ciò che riporta Wikipedia (scusate, ma non ho mai letto di questa roba) è anche un po' tocca come spesso capita per chi vive condizioni di devianza, giungendo perfino a rapire una donna di cui si era invaghita. Dal punto di vista editoriale, Kerry Kross non è andata molto bene. La gente vuole leggere storie per estraniarsi e non infilarsi nei binari deviati delle dinamiche sociali e così dopo una prima serie di 11 albi usciti tra il 1994 e il 1995, nel 1998 escono altri 10 albi inediti. Nel 2002 esce un altro albo inedito (per totali 22).

Dal 2005 Bunker pubblica la serie annuale (più o meno) Max Graphic Novel in cui Kerry Kross esce per un totale di quattro uscite. Quindi, l'albo pubblicato in questi giorni dovrebbe essere il n. 23 inedito in quanto la collana è sempre la solita Max Graphic Novel. Il prezzo è di 5,99 euro mentre il formato è un 15x21 (quindi di poco inferiore al classico bonellide 16x21). Non so se prendere questo fumetto poiché 5,99 sono tanti e per un personaggio mai seguito, anche se scritto da Bunker con disegni di Perucca, forse è anche troppo per la verità. 

Dalle recensioni di qualcuno su YouTube si è saputo che dentro non ci sono editoriali e che questa storia risale ad un paio di anni fa nei quali Bunker l'avrebbe venduta per corrispondenza a prezzi altissimi (pare 30,00 euro) a chi gliela chiedeva. Una sorta di print-on-demand. Ora la scelta di proporla in edicola forse frutto del fatto di rimpinguare i forzieri messi a dura prova dal calo generale di vendite o forse perché in questo formato andrà avanti la serie di Alan Ford dopo l'uscita del n. 660. Un indizio arriva dalle parole dello stesso Max Bunker.

In una intervista recente in cui parlò del futuro della collana disse che Alan Ford sarebbe stato di formato più grande, simile alle graphic novel. Se sarà così, tuttavia nascono diverse domande: la collana Max Graphic Novel non ha mai brillato per stabilità, essendo uscita ogni tanto. Se è vero che Bunker ha intenzione di proseguire Alan Ford (si spera con storie comprensibili) ed il contenitore sarà proprio la Max Graphic Novel dovremmo entrare nell'ordine di idee di leggere una storia di Alan Ford una volta ogni tanto (con gioia per le tasche).

E forse all'interno di Max Graphic Novel usciranno anche le storie di questa Petra, nuovo personaggio su cui Bunker ha detto di lavorare ma di cui ad oggi non si sa nulla. Se quindi questa collana, al prezzo di 5,99 euro e nel formato 15x21 porterà avanti come antologico tutte le storie inedite di Max Bunker potrebbe essere un buon motivo per proseguirla ma senza dubbio il prezzo e il dubbio sulla qualità delle storie non sono un incentivo. Bunker ha una certa età e con le storie di Alan Ford finora ha dimostrato di essere il Biden della situazione.

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