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La DC Comics e l'ossessione del Batman di colore

Della conclusione della serie Future State: Gotham di Dennis Culver e Justin Greenwood con il n. 18 ho parlato qui. Per riassumere: Hush è stato sconfitto, Nightwing viene sacrificato, Bruce Wayne ne esce quasi morto e non potendo riprendere l'attività di giustiziere passa il mantello del Cavaliere Oscuro al nero Jace Fox. Quindi, il Batman del futuro è un uomo di colore per la gioia dei fanatici del woke.

Future State con il Batman di colore sarà il futuro ufficiale della DC o uno dei tanti futuri alternativi? Di certo, sarà il futuro che vorrebbero tutti i fanatici del politically correct o del woke per imporre principi che il pubblico in gran parte sia nei fumetti che sul piccolo e grande schermo ha rigettato. Nulla contro un personaggio nero, ma Batman è Bruce Wayne e basta. Ma la DC vorrebbe imporne uno di colore. 

Ogni saga o evento o realtà alternativa porta a quell'esito, come se i vertici dell'editore volessero abituare il pubblico alla inevitabilità di questa conclusione. Se ciò non è ancora avvenuto è perché il pubblico ha detto NO. Non al Batman di colore, bensì ad una persona di colore che si vuole sostituire ad un personaggio ideato bianco. Avverrebbe la stessa cosa a termini invertiti. Seguirebbe il rifiuto del pubblico.

Questo è il futuro, ma intanto nel presente, quindi nella continuity ufficiale del DCU, un Batman di colore esiste già ed è ancora Jace Fox che agisce in qualità di Cavaliere Oscuro di New York nella collana I am Batman dello scrittore di colore John Ridley, che come altre serie non sta vendendo bene. Il pubblico dice NO a stravolgimenti in salsa woke dei personaggi storici, ma alla DC se ne fregano e vanno avanti.

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