La Marvel Comics ha annunciato l'introduzione della prima versione gay di Spider-Man in Edge of Spider-Verse (vol. 2) n. 5. L'albo sarà in vendita a settembre quando si concluderà la stessa miniserie scritta da Steve Foxe. Il personaggio si chiama Web Weaver, che in italiano si può tradurre con Tessitore di Tela. In questo articolo ho illustrato cosa penso dell'argomento lgbt in generale e dei danni che questo tipo di contenuti può fare al pubblico dei minori a cui è destinato e al fumetto in generale perché i lettori, al di là delle opinioni, scappano.
E lo farò non comprando questa roba, né in originale né se e quando uscirà in Italia (dato l'orientamento affine della redazione in Panini). Dal punto di vista grafico, Web Weaver è stato creato da Kris Anka, che è si, lo ammetto, tra i disegnatori che come stile detesto di più ed esprime anche come alter ego quello che spesso viene associato al mondo lgbt. Web Weaver è uno stilista e come quelli del mondo reale è gay. Ce n'era bisogno? Io dico di no. Pensate quello che volete ma per quanto pervasivo sia il sistema del pensiero unico, io dico no.
E' mio diritto dire no. Nell'articolo che ho linkato sopra ho spiegato cosa penso e delle bugie che certe lobby cercano di far passare per verità scientifiche e noto con piacere che gran parte del pubblico la pensa come me sull'argomento. Sono contento anche del fatto che la Marvel non ci abbia nemmeno pensato a toccare Peter Parker con questa roba. Ciò che però mi fa incazzare è che alla House of Ideas seguitino a dar peso a gente come Dan Slott, che come altri scrittori, si presta senza problemi a queste tristi campagne pur di lavorare.
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