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Eternity di Bilotta: formato sbagliato e prezzo folle

Non sono un estimatore di Bilotta, sia per il suo modo di scrivere che per le idee socio-politiche lontane anni luce dalle mie. Ne ho parlato in questo articolo, ripercorrendo la sua carriera come scrittore da un punto di vista più realistico e lontano dalle enfatizzazioni con cui i siti sponsor cercano di dominare la discussione intorno ad un fumetto. La differenza tra critica e propaganda, a ben vedere, in Italia non esiste. 

Basta che un sito raggiunga una certa popolarità che subito gli editori cercano di metterci le mani sopra, chiedendo (a volte pagando, pare) che i loro progetti siano sostenuti, parlandone possibilmente bene. Il fenomeno si sta allargando anche verso gli admin dei gruppi social. In qualcuno sono stato buttato fuori perché le mie posizioni critiche si ponevano in contrasto con le direttive del centro dirigente. 

Qui i fumetti li sosteniamo, se vuoi parlarne male o se qualcuno ti sta sul ca##o o qualcosa non ti piace, fallo altrove. Per Bilotta è andata così. Ho cercato di postare l'articolo in qualche gruppo per stimolare la discussione, ma non c'è stato niente da fare. Mi chiedo quale sia il senso di queste finzioni dato che se il fumetto non piace, la gente non lo comprerà anche se i siti sponsor/propaganda ne parlano tutti bene.

Qualcuno per giustificarsi mi ha spiegato: Bilotta è un genio che può essere capito da pochi, non è un autore che muove le masse. Boh, alle mie orecchie queste parole descrivono l'immagine di qualcuno che si vende poco e su cui magari un editore ha poco interesse a investire. Il fatto che la Bonelli dopo i flop del Pianeta dei Morti e di Mercurio Loi ancora investe in Bilotta è sorprendente. Non ne capisco il motivo.

Bonelli è un editore di massa, che si muove solo sulle grosse vendite. Il fatto che oggi le grosse vendite di un tempo siano divenute vendite piccole (lo stesso Tex vivacchia sulle 160.000 copie mentre dieci anni fa girava sulle 300.000) dell'ordine delle diecimila copie circa o anche meno (vedi Martin Mystéré e Le Storie Cult) non giustifica l'uscita di Eternity. Stavolta la Bonelli è andata sul sicuro per non farsi male.

Niente edicola: si è capito che Bilotta non è uno scrittore da edicola (significa, in termini brutali, che non riesce nemmeno a portare a casa 10.000 copie). Allora proviamo in libreria, settore nel quale la Bonelli cerca da sempre di inserirsi senza successo. Eternity n. 1 è uscito in questo circuito pochi giorni fa. In rete ne parlano pochi. Su Comicus ho letto un paio di commenti e nulla più. E di questo non mi stupisco.

Eternity n. 1 è uscito in cartonato di 64 pagine al prezzo allucinante di 17,00 euro! Io con questi soldi ci compro Diabolik per sei mesi. E non voglio nemmeno mettere in discussione il prezzo, dato che chi spende in libreria sa di spendere cifre come questa. Ma 64 pagine??? Solo 64 pagine??? E il prossimo numero? Esce tra tre mesi! Non vedo nulla di logico in ciò. Mi chiedo: in Bonelli i conti se li sono fatti bene?

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