Passa ai contenuti principali

L'Uomo Ragno n. 837: prendere in giro DeMatteis

Il n. 837 de L'Uomo Ragno uscito pochi giorni fa decreta l'avvio della saga chiamata La prima caccia di Spider-Man con testi di Zeb Wells e disegni di buon livello di Patrick Gleason. La prima storia è tratta da The Amazing Spider-Man (vol. 6) n. 33 di cui ho parlato qui. L'idea di base è anche buona, ovvero costruire una trama basata sull'Ultima caccia di Kraven invertendo i protagonisti, però in fase di attuazione è stata una noia terrificante. Non era meglio affidarsi a DeMatteis?

Si salvano solo i disegni, mentre i testi sono il niente più assoluto con Spider-Man divenuto cattivo dopo gli eventi del n. 836 che si duole di non essere stato anche prima meno amichevole di adesso, parte alla caccia di Kraven o meglio del clone del primo Kraven e finisce come nella storica saga del 1987 ma a parti invertite. Spider-Man con un costume nero insegue Kraven fuori dalla sua tenuta fin nelle fogne dove viene attaccato da un gruppo di Vermin che vogliono sbranarlo.

Kraven è in difficoltà e vive gli effetti del complesso di inferiorità nei confronti del Kraven originale. Dopo averlo fatto riempire di botte, Spider-Man salva Kraven solo per seppellirlo insieme ad un fucile da caccia in una tomba. Tutto qui. E pensare che questa storiella, che si legge in meno di cinque minuti negli Usa l'hanno venduta a 4,99 $. La seconda storia, tratta dal n. 34 di Amazing, vede ancora P. Gleason ai disegni e gli eventi iniziano ad assumere una portata più chiara. 

Randy va a trovare Janice all'ospedale mentre lei è al capezzale di suo padre Lapide. I due hanno un piccolo litigio però ben presto la loro attenzione è rivolta ad un altro grave fatto. Qualcuno ha staccato il respiratore e Lapide va in crisi. Randy si affaccia dalla finestra e nota Spider-Man che si allontana con la classica risata Goblin. Chiaro cosa sta succedendo. Ora Spider-Man, preso dalla follia di Goblin, è attivo nel fare soffrire tutti quello che hanno fatto soffrire lui in passato.

Dopo va da Norman Osborn, lo riempie di mazzate e ammette che è divertente far soffrire gli altri. Prima però Norman ha fatto appena in tempo ad avvisare Mary Jane e Paul di scappare perché saranno loro la sua prossima meta di vendetta. L'attacco si verifica mentre i due stanno fuggendo, come Norman gli aveva detto di fare, sul ponte di Brooklyn, ma poi Qeen Goblin lo ferma sul più bello. Intanto, Norman corre ad aiutare Kraven che è riuscito ad uscire dalla sua tomba.

Commenti

Post popolari in questo blog

Max Bunker: è finita! Alan Ford chiude con il n. 660

Da ieri è stata diffusa la notizia che Alan Ford chiuderà tra un annetto con il n. 660 (oggi siamo arrivati al n. 651). La notizia è arrivata dalla bocca dello stesso autore Max Bunker in questa intervista  rilasciata al tg regione Lombardia. Chissà se l'avrà sollecitata lui o meno, ma sta di fatto che in appena un minuto e trenta secondi, con poche parole Max Bunker chiude un'epoca iniziata nel 1969 con il primo numero di Alan Ford. Da allora, le storie le ha scritte sempre lui, Luciano Secchi alias Bunker, sebbene i disegni sono stati realizzati da diversi artisti.  Perché chiude Alan Ford? Beh, sia per le vendite in calo (negli ultimi mesi, solo Diabolik per bocca dello stesso Gomboli, ha aumentato le vendite con nuovi lettori tra i giovani che arrivano ogni anno come ho spiegato qui ) sia per i costi di produzione che ormai non possono più essere sostenuti da un piccolo editore quale è oggi Max Bunker, che ha cominciato con la Editoriale Corno di suo cognato, passando per u

Grendizer U: il nuovo anime è una vera delusione

Con un annuncio a sorpresa, il grande Go Nagai tramite la sua casa di produzione Dynamic Planning e Manga Productions, ha fatto sapere che è in fase di realizzazione un nuovo anime su Ufo Robot Grendizer che in Italia è noto solo come Atlas Ufo Robot Goldrake. Sull'account Twitter ufficiale è apparsa l'immagine del nuovo robot oscurata ed in rete sono stati rilasciati i design dei personaggi di Actarus e di Alcor (noti ai fan nel doppiaggio storico, in realtà chiamati Daisuke Umon e Koji Kabuto). Domani sarà trasmesso il trailer di lancio in Giappone. Del ritorno di Goldrake si parlava già lo scorso anno (ne ho discusso qui ), quando venne detto che il nome dell'operazione era Project G, la gi stava per Goldrake. Devo dire di essere un po' deluso da ciò che si vede da queste prime immagini con un robot più longilineo e poco armonioso. I protagonisti Actarus ed Alcor sono ringiovaniti. Il primo sembra un ragazzino di 15-16 anni mentre nell'anime del 1975 era un uomo

Bunker disperato: ecco l'anastatica di Alan Ford

Pochi giorni fa, è uscito in edicola Alan Ford n. 658 di Max Bunker e Dario Perucca, che io ho mollato sei mesi fa, in quanto deluso dalla costante presa in giro che erano diventate le storie, senza trama, un barlume di filo logico (sembrando più che altro una serie di gag ideate da Bunker e incollate alla meglio da un più che disperato Perucca). La parte più rilevante di un albo, che si ha ancora il coraggio di offrire al prezzo folle di 5,00 euro, è data dall'editoriale Max Dixit. Ho dato subito uno sguardo sfogliando l'albo in edicola e lasciandolo lì (perché non sono tanto ingenuo da regalare all'editore i miei soldi per niente) e sono rimasto sorpreso. Si parla del nuovo formato di Alan Ford, che sarà più grande (forse un 15x23, chissà) dal n. 660 e che sarà venduto ad un prezzo ancora più alto (beh, non lo comprerò di certo, questo è sicuro), qualche accenno su Petra, di cui parla da tempo ma di cui finora non ha mostrato nulla e di Alan Ford n. 1. Si, ha annunciato l